Di primo mattino le colline del Monferrato bisbigliano di uomini e donne instancabili a raccogliere l’uva brachetto matura. La vendemmia è iniziata già da qualche giorno e condividiamo con voi questi momenti cosi’ speciali e tanto attesi.
Di primo mattino le colline del Monferrato bisbigliano di uomini e donne instancabili a raccogliere l’uva brachetto matura. La vendemmia è iniziata già da qualche giorno e condividiamo con voi questi momenti cosi’ speciali e tanto attesi.
L’inverno è la stagione perfetta per le bevande calde… sono una piccola coccola che scalda il cuore! E quale modo migliore di riscaldarsi se non con un delizioso bicchiere di vin brulè?
Vi proponiamo una rivisitazione della classica ricetta sostituendo il classico vino rosso con il nostro Brachetto d’Acqui Docg!
Ma come si prepara il vin brulè?
Il vin brulè è utilizzato da molti come rimedio per il raffreddore e, non a caso, si consuma nei periodi molto freddi. Il vin brulè fonda le sue radici nell’usanza da parte delle confraternite dei frati, di abbinare il vino “bruciato” alle spezie, delle quali erano esperti. Da lì fino a diventare una bevanda tipica delle zone alpine il passo è stato breve: si prepara ancora oggi, seppure leggermente modificato, con una ricetta semplice, alla portata di tutti.
La qualità finale del vin brulè, oltre che dalle spezie, è data ovviamente dal tipo di vino che si utilizza all’interno della ricetta.
Sono moltissimi i vini da usare per preparare il vin brulè e, in generale, è sempre meglio utilizzare un vino proveniente dal proprio territorio, noi abbiamo deciso di usare il nostro Brachetto d’Acqui Docg.
Ora vediamo come si prepara:
Versate il Brachetto d’Acqui Docg all’interno di una pentola capiente ed accendete la fiamma. Unite lo zucchero ma non troppo, il Brachetto è già un vino dolce per natura.
Aggiungete l’anice stellato, il cardamomo, una stecca di cannella, i chiodi di garofano ed i semini della bacca di vaniglia. Infine versate dentro il succo appena spremuto e filtrato dell’arancia, e un po’ della sua scorza grattugiata.
Fate bollire il tutto per 5 minuti circa, poi lasciatelo riposare per qualche ora.
Prima di gustarlo fatelo scaldare e prima di servirlo filtratelo con l’aiuto di un colino. Decorate la tazza aggiungendo una fetta di arancia e, a piacere, stecche di cannella e anice stellato.
Ed eccovi servito il nostro favoloso Brachetto Vin Brulé!
Enjoy
Di primo mattino le colline del Monferrato bisbigliano di uomini e donne instancabili a raccogliere l’uva brachetto matura. La vendemmia è iniziata già da qualche giorno e condividiamo con voi questi momenti cosi’ speciali e tanto attesi.
Il Brachetto d’Acqui è un piacere assoluto, una promessa mantenuta, un calice che unisce, un sapore e un profumo che seducono con la morbidezza e l’eleganza di un grande vino che solo un territorio unico può esprimere al meglio. Noi siamo quel vino, nato nel cuore di un paesaggio, il Monferrato, patrimonio dell’Umanità.
Ingredienti
3 carote
2 cipolle
1 galletto hamburghese piccolo (si può sostituire con le quaglie)
200 g burro
Rosmarino
2 patate
Aglio
Brachetto d’Acqui
Olio, sale e pepe
Preparazione
Rosolare il galletto intero nel burro, a parte tagliare le verdure a listarelle e dorarle in padella, poi trasferire in una teglia, unire il galletto rosolato e bagnare col brachetto, unire qualche fiocco di burro e cuocere in forno per 20 minuti a 200 gradi, servire caldo.
Chef: Mattia Poggi
Ingredienti
1 sedano rapa
4 mele rosse igp cuneo
1 filetto di maiale
Chiodi di garofano
1 bicchiere di brachetto d’Acqui
50 g burro
aglio
Rosmarino
Olio, sale e e pepe
Preparazione
Tagliare le mele a dadini e cuocerle con un po’ di burro, chiodi di garofano e acqua.
A parte sbollentare il sedano rapa e poi saltarlo in padella con olio, aglio e rosmarino.
Dorare poi in padella il filetto e trasferirlo in forno caldo, sgrassare il fondo di cottura con il brachetto e un fiocco di burro e ridurre fino ad ottenere una consistenza viscosa.
Servire il filetto a fette con purea di mele, sedano rapa e riduzione al Brachetto.
Chef: Mattia Poggi
Ingredienti
300 g riso di baraggia
1 scalogno
1 mazzo di asparagi
1 bicchiere di brachetto d’Acqui
50 g zucchero
50 g fichi secchi
50 g burro
50 g parmigiano grattugiato
100 g filetto di baccalà
Timo
Aglio
Olio, sale e pepe
Preparazione
Tritare lo scalogno e dorarlo in padella, poi unire gli asparagi a rondelle e poi il riso, tostare e coprire con acqua.
A parte sbollentare una parte degli asparagi e frullarli con olio e sale.
Unire la crema di asparagi al risotto in cottura.
A parte caramellare i fichi con zucchero e brachetto d’Acqui, lasciare ridurre e tenere in caldo.
Infine affettare il baccalà e marinarlo con olio e timo, mantecare il risotto con burro e parmigiano e impiattarlo, unendo poi i fichi ed il baccalà marinato.
Vino in abbinamento: Brachetto d’Acqui docg spumante servito fresco.
Chef: Mattia Poggi
Ingredienti
200 g lamponi
300 g cioccolato gianduia
2 uova
400 ml panna semimontata
150 g zucchero
1 bicchiere di Brachetto d’Acqui
Per il biscotto alle nocciole:
100 g zucchero
200 g burro
230 g farina
70 g farina di nocciole
Preparazione
Preparare il biscotto impastando burro e zucchero, poi unire le farine, formare un panetto e surgelarlo completamente.
Poi grattugiare il panetto crudo su una teglia e cuocere a 160 gradi per 10 minuti.
A parte sciogliere il cioccolato, unire un cucchiaio di panna e i tuorli d’uovo, montare gli albumi a neve con lo zucchero ed incorporare al cioccolato, poi unire la panna montata.
Infine frullare i lamponi con il brachetto d’Acqui, passare al colino ed impiattare montando i tre ingredienti nel bicchiere di servizio.
Vino in abbinamento: Brachetto d’Acqui docg passito.
Chef: Mattia Poggi
Di primo mattino le colline del Monferrato bisbigliano di uomini e donne instancabili a raccogliere l’uva brachetto matura. La vendemmia è iniziata già da qualche giorno e condividiamo con voi questi momenti cosi’ speciali e tanto attesi.
Ingredienti
Misticanza
300 g fegatini di pollo
50 g burro
Rosmarino
Aglio
1 bicchiere di Brachetto d’Acqui docg
80 g fichi secchi
1 mela
40 g gherigli di noci
30 g senape dolce
30 g miele
30 ml aceto
2 fette di pane rustico
Olio, sale e pepe
Preparazione
Rosolare i fegatini con burro, aglio, rosmarino, sale e pepe, sfumare con il Brachetto d’Acqui e lasciare ridurre.
A parte preparare una vinaigrette con miele, aceto, olio e senape.
Poi tagliare il pane a dadini e rosolarlo in padella rendendolo croccante.
Servire i fegatini in insalata composta da misticanza, fettine di mela cruda, fichi secchi a spicchi, dadini di pane croccante. Condire il tutto con la vinaigrette alla senape ed infine unire la robiola di Roccaverano a tocchetti.
Vino in abbinamento: Brachetto d’Acqui docg spumante servito fresco.
Chef: Mattia Poggi
Ingredienti
4 carciofi freschi
1 robiola di Roccaverano Dop
30 g alici sotto sale
Aglio
300 ml panna da montare
50 g parmigiano grattugiato
1 bicchiere di vino Acqui docg rosé
1 scalogno
Brodo vegetale
Prezzemolo
Olio, sale e pepe
Preparazione
Pulire i carciofi e sbollentarli nel brodo bollente, poi tritare lo scalogno e rosolarlo con l’aglio, unire i carciofi l’Acqui docg rosé e un po’ di brodo e stufarli a fuoco lento con coperchio, poi unire il prezzemolo e lasciare intiepidire.
A parte montare la panna e lavorarla con la robiola e un po’ di parmigiano grattugiato, trasferire in una sac a poche e lasciare raffreddare.
A parte sciogliere le alici con olio ed aglio e frullare unendo un cucchiaio di panna, farcire i carciofi con la mousse alla robiola e guarnire con la salsa alle alici.
Vino in abbinamento: Acqui docg rosè spumante o fermo servito fresco.
Chef: Mattia Poggi
Determina n. 797 del 07-08-2019
Il Brachetto a Verona c’è e ha molto da dire e offrire.
Il Consorzio del Brachetto partecipa al 53° Vinitaly di Verona che si aprirà il 7 aprile e chiuderà i battenti il 10 aprile.
La nostra postazione sarà nel padiglione 10, quello del Piemonte, nello stand H3 all’interno dell’area Piemonte Land.
Tra le iniziative di promozione e comunicazione che presenteremo ci sono gli incontri, programmati per tutti i quattri giorni di manifestaizone, con blogger, influencer e giornalisti del settore vinicolo. A loro e a tutti i visitatori che vorranno scoprire il mondo del Brachetto, offriremo degustazioni sia del tradizionale Brachetto d’Acqui docg dolce sia di Acqui docg Rosé la nuova versione che tanto interesse e gradimento sta riscuotendo.
Tutte le degustazioni saranno condotte dalla sommelier Martina Doglio Cotto e il vino sarà sempre in abbinamento a ricette e prodotti rigorosamente DOP del Piemonte, dai formaggi ai salumi, dalla frutta ai dolci di pasticceria.
Lunedì 8 aprile, inoltre, nello stand del Consorzio del Brachetto sarà ospite Mattia Poggi, già testimonial del mondo del brachetto chef e conduttore del Canale televisivo Alice Tv, che illustrerà modi tradizionali e innovativi di degustare le tipologie a base di uva Brachetto, dal dolce all’ultimo nato rosé.
Una troupe di Alice Tv riprenderà l’incontro.
Infine in onore all’anno del Dolcetto proclamato dalla regione Piemonte il Consorzio proporrà anche degustazioni del Dolcetto d’Acqui doc un vino che ha particolarità e caratteristiche che lo rendono unico.
Vi aspettiamo a Verona!
Di primo mattino le colline del Monferrato bisbigliano di uomini e donne instancabili a raccogliere l’uva brachetto matura. La vendemmia è iniziata già da qualche giorno e condividiamo con voi questi momenti cosi’ speciali e tanto attesi.
Determina n. 923 del 24-08-2018
Degusta la dolcezza del Piemonte con il BRACHETTO D’ACQUI DOCG e l’atmosfera rosa dell’Acqui docg Rosé.
Ti aspettiamo al PAD 10 STAND H3
A breve il programma completo delle degustazioni con i prodotti IGP del Piemonte!
E’ con la consapevolezza che stiamo vivendo un momento di grande mutamento ed evoluzione dei gusti, della tecnologia e delle esigenze di un mercato ormai globale , che il Consorzio ha recepito la necessità e l’impellenza della ricerca di nuove strade, con grande attenzione a rimanere nel solco della tradizione e della storia millenaria del prodotto per valorizzarne l’unicità senza snaturarne la vocazione ricorrendo a facili soluzioni, promuovendo una rivisitazione che ha coinciso con un ritorno alle origini della declinazione tradizionale del Brachetto, che storicamente era vinificato anche nella tipologia secca, apprezzata sia come vino fermo da aperitivo che a tutto pasto.
Accanto al tradizionale gusto dolce “Brachetto d’Acqui” nelle tipologie, spumante, tappo raso e passito, l’ Acqui docg è adesso una realtà, nella tipologia spumante, vino fermo e frizzante, con tenore zuccherino limitato, tipologie riproposte dal Consorzio di Tutela con la vendemmia 2017. Una declinazione che, come ampiamente riportato da storici e ricercatori, si rifà alla tipologia secca diffusa soprattutto nei primi anni del Novecento, apprezzata tanto come vino da aperitivo che come da bevanda a tutto pasto.
Testimonianza della diffusione e del consumo a tutto pasto arrivano dai suggerimenti dell’enologo Rapetti, che ancora negli anni ‘80 del secolo scorso consigliava il Brachetto secco, “ottimo” , con lo stoccafisso, mentre nella patria del Brachetto, Acqui Terme, negli stessi anni presso l’enoteca Regionale il Brachetto secco tappo raso veniva apprezzato in particolar modo come aperitivo, tanto che ancora oggi il Brachetto secco viene prodotto e commercializzato da alcune aziende dell’acquese.
La produzione di vini secchi, o con residuo zuccherino limitato anche con certo grado di effervescenza da uve aromatiche Brachetto è quindi una tecnica che affonda le radici nella storia ed è in sintonia con la vocazione enologica della particolare tipologia di uve coltivate nel territorio del Monferrato, compreso tra Nizza Monferrato ed Acqui.
Dal 2017, grazie all’impulso del Consorzio di Tutela il brachetto secco denominato “Acqui” nelle sue diverse tipologie spumante, frizzante e vino fermo, è nuovamente riconosciuto e annoverato nella DOCG.
Di primo mattino le colline del Monferrato bisbigliano di uomini e donne instancabili a raccogliere l’uva brachetto matura. La vendemmia è iniziata già da qualche giorno e condividiamo con voi questi momenti cosi’ speciali e tanto attesi.
Determina n. 826 del 09-08-2017
Il Consorzio del Brachetto al Vinitaly edizione 2017 con la freschezza dei cocktail a base di frutta fresca pensando già all’Acqui Dry del prossimo anno.
Cocktail alla frutta e frutti freschi per sottolineare la voglia di rinascita del Brachetto, unico vino rosso dolce d’Italia che trova nelle colline tra Astigiano e Acquese la sua patria d’elezione con profumi e sentori introvabili in nessuna altra parte del mondo.
Anche quest’anno il Consorzio di Tutela del Brachetto sarà presente al Vinitaly di Verona che apre i battenti il 9 aprile prossimo. La postazione sarà quella all’interno nell’area di Piemonte Land of Perfection PAD 10 Stand H3, il consorzio che armonizza le attività di comunicazione e valorizzazione dei Consorzi di Tutela dei vini piemontesi.
«Verona è un appuntamento imprescindibile per molte maison che sono nostre associate – dice il presidente del Consorzio, Paolo Ricagno, vignaiolo e produttore e presidente della Cantina Sociale Vecchia Alice e Sessame -. A loro, come sempre, daremo supporto e sostegno nella promozione del Brachetto anche al Vinitaly».
E anche se la filiera segna il passo il gradimento dei winelovers nei confronti del Brachetto non manca. «Al Prowein di Düssendorf che si è chiuso qualche settimana fa i calici di Brachetto sono stati molto apprezzati e in molti hanno chiesto notizie di questo vino che sembra destare ancora molta curiosità tra gli appassionati di tutto il mondo» annotano dall’ufficio marketing del Consorzio.
Nei programmi lo stand consortile al Vinitaly di Verona sarà un punto di riferimento per gli amanti di questo vino nelle sue varie declinazioni. La novità, che purtroppo non ci sarà al Vinitaly 2017, è l’Acqui Dry, cioè la versione non dolce del Brachetto. «Un progetto in cui crediamo molto insieme alle case vinicole e il cui iter burocratico è in via definizione. Per il prossimo anno l’Acqui Dry sarà in degustazione in tutte le più importanti fiere del vino del mondo e sarà un successo» dice Ricagno.
Il Brachetto vede rosa e fa segnare un +10%
Ricagno: «Nel 2018 il lancio dell’Acqui Dry»
Mezzo milione di bottiglie in più rispetto al 2016 con un volume totale di oltre 4,8 milioni di bottiglie, circa il livello produttivo di due anni fa.
In vista del Natale e delle feste di fine anno il mondo del Brachetto vede un po’ di rosa e rilancia le speranze per una ripresa che, negli ultimi anni, ha stentato a concretizzarsi, ma che ora sembra fondarsi su reali prospettive.
Ne è convinto Paolo Ricagno, presidente del Consorzio di Tutela oltre che alla guida di una cantina sociale dell’Acquese dopo essere stato per vari mandati anche a capo del Consorzio dell’Asti.
Dice Ricagno: «Confermo che, entro la fine di questo 2017, se il trend attuale resterà tale, le aziende consorziate imbottiglieranno oltre 500 mila bottiglie in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno facendo segnare un abbondante +10%. È un fatto importante per il nostro mondo – sottolinea Ricagno -. Significa che le sirene che davano per morto il Brachetto si sbagliavano e che questo vino, unico nel suo genere, con profumi, gusto e caratteristiche assolutamente originali e autoctone, legato per storia e tradizioni all’area compresa tra Astigiano e Acquese, può ancora dire la sua accanto ai grandi vini e spumanti dolci del Piemonte».
Ma il futuro del Brachetto non sarà solo dolce.
Sulla scorta di quello che è accaduto per l’Asti docg che da alcuni mesi, con successo crescente, ha lanciato sul mercato la sua versione “secca”, Ricagno annuncia per il 2018 la presentazione dell’Acqui Dry, tipologia non dolce del Brachetto spumante.
«Sarà il primo spumante docg naturalmente rosè da uve brachetto» chiarisce il presidente del Consorzio che aggiunge: «Ci aspettiamo molto da questo prodotto che sono certo saprà ritagliarsi una fetta di mercato. Già alcune aziende lo stanno testando. Nella primavera del prossimo anno dovremmo essere pronti per il debutto ufficiale di un vino che sarà innovativo ed esclusivo, come lo sono le bollicine del Brachetto».
Per il terzo anno consecutivo il Consorzio Tutela del Brachetto d’Acqui aiuta EMERGENCY per raccogliere fondi a sostegno del PROGRAMMA ITALIA emergency.it
Le bottiglie di Brachetto d’Acqui offerte dall’Ente di Tutela potranno essere acquistate presso il punto vendita “Spazio Natale Emergency” di Roma, in Via IV Novembre 157B (largo Magnanapoli) dal 1 al 24 dicembre – dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 20.00. Lunedì dalle 12.00 alle 20.00. Il 24 dicembre chiusura anticipata ore 14.00.
Natale per EMERGENCY aggiungi il valore della solidarietà al tuo Natale. Auguri dolcissimi e frizzanti da Brachetto d’Acqui docg.
C’è qualcosa nell’aria durante la stagione della vendemmia. Forse è l’odore di uva appena raccolta, il brusio dei lavoratori in vigna o il rumore dei trattori che si affrettano a trasportare i grappoli di brachetto in Cantina per essere pigiati. Sta di fatto che in Piemonte, ogni anno, da fine agosto il popolo del Brachetto, dai vignaioli ai cantinieri, da trattoristi agli enologi ed agronomi, è impegnato nella raccolta dell’uva che arriva al culmine della maturazione migliore ed è pronta per diventare il vino che verrà, il Brachetto futuro, il migliore di sempre. Poi ci sono i profumi, gli odori soffici e penetranti, dolci e aspri che emanano dai vigneti e ancor più dalle cantine. È l’essenza della fermentazione dell’uva brachetto che si diffonde nell’aria e che, come dice la gente del posto, non è simile a nessun altro odore al mondo. Sono gli aromi inconfondibili dell’uva brachetto che in questa prima decade di settembre viene vendemmiata sulle colline nell’Alto Monferrato, tra le province di Asti e Alessandria.
Determina n. 601 del 27-07-2016
Determina n. 599 del 27-07-2016